La vicenda relativa a Terra di Lavoro, società di manutenzione di proprietà della Provincia, è paradigmatica delle contraddizioni che vive in questa provincia il centro sinistra. Da un lato, con il nuovo statuto, si è sancito - fatto estremamente positivo - che essa resterà pubblica, con le quote a disposizione solo di altri enti locali. Dall'altro è mancata la determinazione necessaria per intervenire contro i casi di assunzioni inutili e clientelari, che indeboliscono l'immagine e la capacità operativa della stessa società. Per questo, pur mantenendo un profilo critico e prudente, riteniamo che vada avviata subito la discussione nell'ambito della coalizione sulla futura gestione della società: una gestione più efficiente e più trasparente, in grado di realizzare un rilancio delle attività. Intendiamo provare ad incidere nel concreto della questione: innanzitutto proponendo una moralizzazione delle assunzioni, che secondo noi dovranno avvenire sulla base di reali esigenze produttive e attraverso i canali pubblici dei centri per l'impiego. In secondo luogo chiedendo al centro sinistra un impegno politico a favorire la partecipazione al capitale di altri enti locali, ia partire dai Comuni governati da alleanze omogenee, allargando le possibilità operative della società e moralizzando il settore dei piccoli appalti di manutenzione, contro il clientelismo, il lavoro al nero e insicuro. In terzo luogo proponendo una verifica e se del caso un ricambio nella direzione dell'azienda, garantendo requisiti professionali, morali e interessi non in contrasto con lo sviluppo dell'attività.
Giosuè Bove
segretario della federazione provinciale di Caserta del Partito della Rifondazione Comunista
Giosuè Bove
segretario della federazione provinciale di Caserta del Partito della Rifondazione Comunista
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