rassegne stampa, interviste, comunicati stampa

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto: solidarietà attiva

Rifondazione Comunista sta organizzando Brigate di solidarietà attiva con le popolazioni colpite dal terremoto.
Chiunque volesse partecipare o dare un qualsiasi tipo di aiuto può chiamare:
Marco Fars: 334.6976120
Richi: 339.3255805
o spedire una mail al seguente indirizzo:
piobbico@hotmail.com

La Federazione del Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà come centro di raccolta.
Siete invitati a portare generi di prima necessità, coperte e materiale utile alla rimozione delle macerie

Se volete invece mandare un contributo economico potete spedirlo a:

Conto Corrente Bancario
RIFONDAZIONE PER L'ABRUZZO
IBAN: IT32J0312703201CC0340001497
vai anche al sito nazionale per i recapiti e le istruzioni

venerdì 3 aprile 2009

Nei confronti di Nasser un teorema sintomo della deriva securitaria e xenofoba

Il teorema accusatorio montato nei confronti dell'imam della moschea di San Marcellino Nasser Hidouri è il sintomo della deriva securitaria e xenofoba del governo italiano e di una parte politica pronta a "creare" e a cercare terroristi dovunque.
Il "terrorismo" di Nasser nel corso degli anni è stato aiutare la propria comunità, provando assieme alle forze politiche e sindacali a costruire un percorso di solidarietà e convivenza in una terra devastata dalla camorra e dalla povertà, per favorire l'integrazione e la cooperazione, contro ogni forma di emarginazione.
Si accusa Nasser di antisemitismo, non vorremmo che oggi in Italia manifestare a favore del popolo palestinese e ricordare i crimini israeliani a Gaza e nei Territori Occupati venga criminalizzato come un atto di propaganda antiebraica.
Rifondazione Comunista è solidale con Nasser, ed è pronta a sostenere ogni iniziativa di solidarietà contro quest'ennesimo atto dal sapore razzista, questo teorema giudiziario senza alcuna base e volto soltanto a distruggere anni di lotte e impegno per l'integrazione e la giustizia sociale.

Rifondazione Comunista - Federazione di Caserta, Dipartimento migranti e solidarietà internazionale

Solidarietà per Nasser Hidouri

Conosciamo personalmente Nasser Hidouri, ne conosciamo da tempo il continuo impegno, la quotidiana fatica, la dignità e l’umiltà con cui ha sempre aiutato le sorelle e i fratelli migranti, lottando per i loro diritti, favorendone l’accoglienza e l’integrazione nel territorio, colloquiando con le istituzioni, la legge, gli enti locali, le forze sociali, sindacali e politiche, il mondo della cultura, dell’associazionismo e del volontariato, affinché le ragioni del dialogo e della cooperazione prevalessero sempre e comunque sui veleni dell’esclusione, della discriminazione, dell’aggressione, della sopraffazione e della violenza.

Siamo vicini a Nasser e gli esprimiamo viva e convinta solidarietà di fronte ad un teorema investigativo assolutamente improponibile, per il quale l’imam di una moschea sarebbe inquisito per una sorta di “responsabilità oggettiva” per ciascuno dei frequentanti.

Continueremo le battaglie comuni, caro Nasser, per i diritti, la solidarietà, la giustizia, per l’incontro tra i popoli e tra le culture del mondo, contro la guerra e la sopraffazione, sapendo di poter contare a testa alta sulla tua generosità, sulla tua partecipazione e sulla tua saggezza. 

per sottoscrivere l'appello invia la tua adesione a emanuelaborrelli@libero.it 

giovedì 2 aprile 2009

Solidarietà dei lavoratori della Barsanti Trasporti

Il Partito della Rifondazione Comunista di Caserta esprime la propri vicinanza e piena solidarietà alla lotta che i lavoratori della cooperativa CO.GEST.TRA stanno portando avanti in questi giorni.

I lavoratori che gestiscono da 30 anni la movimentazione merci su appalto della Barsanti Trasporti – lavorando mai direttamente per la società committente, ma sempre per conto terzi – hanno dovuto subire negli anni continui cambi di appalto che hanno comportato di volta in volta peggioramenti delle condizioni di lavoro e perdite delle spettanze per le maestranze.

Ad oggi sono da mesi senza stipendio, situazione a cui si è aggiunto qualche giorno fa l’improvviso licenziamento di cinque lavoratori, mentre il futuro dell’intera cooperativa non è chiaro, dopo che si è arrivati ad un’ennesima terziarizzazione del lavoro e il contratto di appalto con la CO.GEST.TRA non verrà rinnovata, per cui i lavoratori saranno licenziati.

Questo stato non è causale ma è frutto di una precisa logica aziendale, che, attenta solo al raggiungimento del massimo profitto possibile, tende a utilizzare i lavoratori come merci, calpestando i loro più elementari diritti e mortificando di continui la loro dignità. Proprio per questo crediamo sia giusto denunciare, così come hanno già fatto le organizzazioni sindacali, che sarebbe ora di smetterla di utilizzare questi sistemi truffaldini al solo scopo di sfruttare maggiormente i lavoratori e ci auguriamo che dall’incontro in prefettura nei prossimi giorni venga fatta chiarezza su questa situazione grave e insostenibile.

01/04/2009

mercoledì 1 aprile 2009

Comunicato in solidarietà dei lavoratori della Barsanti Trasporti

Il Partito della Rifondazione Comunista di Caserta esprime la propri vicinanza e piena solidarietà alla lotta che i lavoratori della cooperativa CO.GEST.TRA stanno portando avanti in questi giorni.
I lavoratori che gestiscono da 30 anni la movimentazione merci su appalto della Barsanti Trasporti – lavorando mai direttamente per la società committente, ma sempre per conto terzi – hanno dovuto subire negli anni continui cambi di appalto che hanno comportato di volta in volta peggioramenti delle condizioni di lavoro e perdite delle spettanze per le maestranze.
Ad oggi sono da mesi senza stipendio, situazione a cui si è aggiunto qualche giorno fa l’improvviso licenziamento di cinque lavoratori, mentre il futuro dell’intera cooperativa non è chiaro, dopo che si è arrivati ad un’ennesima terziarizzazione del lavoro e il contratto di appalto con la CO.GEST.TRA non verrà rinnovata, per cui i lavoratori saranno licenziati.
Questo stato non è causale ma è frutto di una precisa logica aziendale, che, attenta solo al raggiungimento del massimo profitto possibile, tende a utilizzare i lavoratori come merci, calpestando i loro più elementari diritti e mortificando di continui la loro dignità. Proprio per questo crediamo sia giusto denunciare, così come hanno già fatto le organizzazioni sindacali, che sarebbe ora di smetterla di utilizzare questi sistemi truffaldini al solo scopo di sfruttare maggiormente i lavoratori e ci auguriamo che dall’incontro in prefettura nei prossimi giorni venga fatta chiarezza su questa situazione grave e insostenibile.